Descrizione
Le ortensie sono una metafora delle donne che l’ingegner Roberto, colto e raffinato, ha amato, perché, come a quei fiori si offre molta cura affinché raggiungano una colorazione intensa, egli altrettanta dedizione ha offerto alle sue conquiste. Tuttavia in una sola ha riconosciuto il suo ideale che sempre ricorda e rimpiange, quando un giorno il destino beffardo, che pare abbia voluto giocare con lui, riprende in mano i suoi fili e ci accompagna attraverso una vicenda umana avvincente e ricca di eventi e di personaggi.
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Così scrive Umberto Conti a proposito del libro Ortensie Blu
Deve essere una attenta esploratrice dell’animo umano Maria Patrizia Bianchi Cecchini se nel suo romanzo “le ortensie blu” riesce a riprodurre con tanta intensità gli stati d’animo dei vari personaggi e dare un volto ben scolpito a ciascuno di essi. La scrittrice ha saputo imporre alla trama un ritmo che si snoda in maniera delicata anche nelle pagine in cui descrive eventi dolorosi. Lo fa con mano leggera ed in trasparenza, c’è un velo di ottimismo. Il lettore è trascinato dalla cadenza degli avvenimenti e dei vari stati d’animo. Le pagine si fanno più distensive e leggere nella descrizione dei luoghi: Venezia, il Golfo di La Spezia, la minuziosa descrizione del giardino di Roberto, dei fiori. Qui si svela la poesia di Patrizia B.C. Sono parentesi che danno respiro al racconto quando questo si fa più affannoso. Nelle belle pagine conclusive l’autrice riesce molto bene a rmettere in ordine i frammenti sparsi della vicenda. Ogni personaggio ritrova se stesso e ritorna a percorrere il tracciato della propria esistenza. Un romanzo che mi ha accompagnato piacevolmente per alcune ore.
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Così scrive Mariella Plumeri Caterini a proposito del libro Ortensie Blu
Ho letto il romanzo “Le ortensie blu” della scrittrice e poetessa Maria Patrizia Bianchi Cecchini che stimo e apprezzo da anni. Le ortensie blu sono la metafora delle varie donne incontrate dal protagonista Roberto, un uomo, a mio avviso, pateticamente illuso di suscitare ancora folli e genuine passioni, all’età di sessant’anni. Un “sempre verde” palesemente immaturo. La scrittura è scorrevole ed efficace, con un’appena percettibile ironia, scevra dalla tentazione d’un eccesso di romanticismo. Molto curati i dettagli, suggestive le immagini poetiche, caratteristica indiscussa dell’autrice, nella descrizione degli ambienti. Pennellate di poesia mi hanno trasmesso la suggestione di essere presente là, nei luoghi dove s’intreccia e scorre la storia.
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Così scrive Luciana Cerne a proposito del libro Ortensie Blu
Ho letto attentamente il romanzo “Le ortensie blu” di Maria Bianchi Cecchini, affermata scrittrice che ha conseguito numerosi riconoscimenti sia nella narrativa che nella poesia. Il primo impatto emotivo me lo ha dato il titolo e la veste grafica, delicata e raffinata immagine di un romanticismo interiore che cattura immediatamente l’attenzione del lettore. Il romanzo si snoda attraverso la storia di amori, ricordi e di destino in cui la vulnerabilità dell’uomo è messa a dura prova dalle vicissitudini che la vita regala, ora liete, ora tristi, sono pur sempre conseguenze di un fato più forte di ogni umana volontà. La figura che emerge è quella del protagonista Roberto, un uomo eternamente giovane, anche se maturo, e pronto alle battaglie dell’amore che combatte attraverso innumerevoli incontri senza trovare la giusta dimensione dei sentimenti più profondi. Forse l’amore più bello e puro è dolcemente sfiorito tra le sue mani come lo ortensie blu del suo giardino e deve accontentarsi delle cose più semplici in una accettabile realtà fatta di tranquillità e saggezza nella rinuncia e nel rimpianto di un ideale sognato e svanito. Romanzo completo, ben scritto, collocabile in qualsiasi tempo, epoca, dimensione per la delicatezza della trama, delle ambientazioni e dei luoghi. Lodi quindi all’abilità descrittiva dell’autrice che ha saputo riunire tanti bei personaggi nella giostra incessante e travolgente delle vicende umane.
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Così scrive il dott. Iginio Longo a proposito del libro Ortensie Blu
Un buon romanzo, ben congegnato, calibrato, con una storia dei nostri tempi. Migliore dei precedenti, con l’introduzione di qualche venatura sexy. Elegante. I luoghi ameni, le ortensie blu, le donne fiore e, opportunamente, la pittura di Boldini forniscono un sottofondo armonico. L’intreccio è interessante, con qualche suspense. Si colgono alcune dinamiche emblematiche di una società opulenta. I motivi conduttori sono assimilabili agli ideali dell’età classica: la bellezza, il talento, l’intelligenza, il viaggiare, lo stare bene.