Descrizione
Calabria 1690, un orfano viene ritrovato da uno dei frati del convento francescano di Mesoraca: è Zosimo Nisticò, capostipite della famiglia Nisitcò, i cui fatti sono narrati in queste cronache e la cui discendenza attraversa il tempo fino a raggiungere i giorni nostri. Mentre sullo sfondo i grandi avvenimenti della storia si susseguono, le vicende della famiglia Nisticò ci accompagnano in un altro viaggio, quello semplice, fatto di storie comuni, e di quotidiana vita, quella vita destinata a sprofondare nell’oblio se la penna di uno scrittore non la consegnasse all’eternità della letteratura. E allora ci imbattiamo in personaggi umili, terreni ma capaci di mettere in scena le grandi passioni che muovono l’esistenza; storie di amori immortali si alternano a pagine di odio, di gelosia, di tradimenti e di efferati omicidi, nella cornice della divina provvidenza che interviene a placare gli animi tormentati o a far giustizia là dove l’uomo ha ormai perso la luce della ragione. I dialoghi in dialetto ci immergono poi totalmente in quella terra dove le vicende narrate prendono l’avvio, facendoci respirare il profumo sanguigno della Calabria. Lo scrittore ci racconta attraverso un linguaggio che alterna toni popolari e quasi fiabeschi a momenti di sensualità e di lirismo, tante storie che a ben guardare compongono un unico grande romanzo, quello semplice che appartiene a tutti noi: la vita stessa.
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