Descrizione
Alla consueta abilità nel trasformare in letteratura i ricordi degli altri, Edi Milianti unisce in questo volume la volontà di rielaborare il proprio vissuto personale, dando vita ad una sequenza di racconti frutto della memoria collettiva e del recupero della tradizione orale. Le vicende di ragazzi innamorati, fascisti ed antifascisti, mezzadri, soldati tedeschi, deportati, distinti signori, esponenti di mestieri ormai scomparsi e dell’autore bambino, offrono a noi, giovani e vecchi lettori di oggi, un rifugio, un porto sicuro in un mondo passato, con le sue lontane passioni e le sue antiche consuetudini. Frutto della capacità di immedesimazione dell’autore, grande amante della sua terra, il vernacolo pisano introduce immagini immediate e divertenti ma che sempre offrono uno spunto, a volte anche amaro, di riflessione.
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